Negli ultimi anni, negli allevamenti di tutto il mondo, è stata intensificata la produttività. Questo fenomeno ha suscitato non poche preoccupazioni a livello sociale, che hanno influenzato la percezione del cibo da parte dei consumatori, ponendo, come centrali, la sicurezza alimentare, la sostenibilità, il benessere degli animali e ovviamente anche la salute umana.
In realtà, un sistema produttivo intensivo, caratterizzato da un elevato livello di organizzazione ed efficienza, offre migliori opportunità per la sostenibilità. Numerose ricerche scientifiche hanno appurato, infatti, che lo sviluppo dell'agricoltura intelligente o agricoltura di precisione ha effetti positivi sul sistema agro-zootecnico: pertanto l'intensificazione sostenibile dell'agricoltura è una delle sfide più importanti per il prossimo futuro. Questa prospettiva, vale sia per l'agricoltura che per l'allevamento, tuttavia nella pratica, per compiere tale passo è necessario un approccio tecnologico volto ad ottenere produzioni più efficienti. Quando si parla di allevamento di precisione il monitoraggio, il benessere e le produzioni degli animali sono fondamentali per migliorare i sistemi di produzione sostenibili.
L'uso della tecnologia, come per esempio l’utilizzo di sensori, consente la raccolta di una considerevole quantità di dati che devono essere valutati con analisi statistiche avanzate per comprendere e prevedere il comportamento degli animali, le loro condizioni di salute e di benessere
Fondamentale è anche l'aggiornamento degli strumenti, come ad esempio gli accelerometri. Questi sistemi sono comunemente presenti negli allevamenti e vengono usati per monitorare l'attività degli animali e il tempo di riposo. La loro tecnologia, negli ultimi anni, ha subito numerosi aggiornamenti, tanto che i sistemi più all'avanguardia permettono di riconoscere il comportamento e il benessere degli animali, ottenendo una grande quantità di informazioni in più rispetto al passato. Grinter et al. (2019) hanno studiato il comportamento di bovini da latte mediante un collare contenente una serie di sensori in grado di monitorarne il comportamento. Hanno analizzato il tasso di ruminazione, il comportamento alimentare, il tempo di riposo e gli eventi estrali: dai risultati è emerso che le vacche con malattie metaboliche o mastiti e gli animali vicino al parto mangiavano e ruminavano meno che nei casi normali. Gli autori hanno evidenziato anche altri studi nell’ambito dei quali sono stati utilizzati collari simili e hanno dimostrato che, utilizzando questi strumenti, si ottiene una precisione notevolmente maggiore (>90%) rispetto alla semplice osservazione umana. Un fattore importante è la fiducia che l'allevatore riversa in questi sistemi tecnologici e, tanto più gli strumenti sono precisi, tanto più l'allevatore può fidarsi. Un altro parametro importante e analizzato in diversi studi, è stato il tempo di riposo del bestiame. Tullo et al. (2019) hanno monitorato il comportamento delle vacche da latte in decubito in relazione alle variabili climatiche. Come ampiamente affermato in letteratura, le vacche comunemente si sdraiano dalle 9 alle 14 ore al giorno. Comportamenti al di fuori di questo intervallo di riposo possono rivelare problemi.
Grinter et al. (2019) affermano che le vacche affette da malattie metaboliche giacciono più che quelle in buono stato di salute, inoltre si sdraiano anche di più in caso di problemi come zoppie e metriti. Le vacche possono modificare il tempo di decubito anche a causa di errori nella progettazione delle stalle, come per condizioni di stabulazione e densità di capi inadeguate, problemi di temperatura, umidità e ventilazione. Questo non si verifica invece all'aperto, poiché gli animali hanno accesso al pascolo. Charlton e Rutter (2017) hanno affermato che, quando le vacche possono scegliere, quelle altamente produttive preferiscono sdraiarsi al chiuso piuttosto che all'aperto, mentre per gli animali che producono meno latte è il contrario.
L'allevamento di precisione del bestiame risulta pertanto molto importante in quanto rappresenta una possibile soluzione per gli allevatori del prossimo futuro, consentendo il monitoraggio degli animali negli allevamenti sia intensivi che estensivi. Sono tuttavia necessari miglioramenti tecnologici continui per rendere questo sistema ottimale. In particolare, è fondamentale non commettere errori al fine di rendere gli agricoltori più fiduciosi nei confronti della tecnologia e degli effetti positivi della precision farming, tenendo sempre presente che la tecnologia non sostituisce l'uomo nel processo decisionale, ma può solo supportare il processo decisionale stesso.
Il problema principale legato all'uso di nuove tecnologie è la ritrosia degli allevatori al loro utilizzo per svariati motivi (es. costi, mancanza di informazioni, ecc.) rinunciando, così, ai numerosi effetti positivi che potrebbero avere (da punto di vista ambientale, economico e sociale) non solo nella propria azienda ma anche rispetto alla comunità dei consumatori. Sebbene gli effetti benefici dell'allevamento di precisione siano stati studiati, la quantificazione della sostenibilità ambientale, economica e sociale delle produzioni zootecniche di bovine da latte allevate con questo metodo, non è stata ancora riportata. Gli studi futuri dovrebbero quantificare pertanto questi effetti e confrontare le soluzioni con e senza precision farming per valutarne l'effettiva sostenibilità.

Tratto da: Daniela Lovarelli, Jacopo Bacenetti, Marcella Guarino, A review on dairy cattle farming: Is precision livestock farming the compromise for an environmental, economic and social sustainable production?, Journal of Cleaner Production, Volume 262, 2020, 121409, ISSN 0959-6526, https://doi.org/10.1016/j.jclepro.2020.121409. (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959652620314566)